martedì 22 gennaio 2008

"Ballet Jerez de la Frontera": un'offesa al Flamenco

Il palcoscenico è un luogo che detiene una certa sacralità e pertanto va rispettato. Chi sale sul palco di un teatro deve essere all’altezza di farlo altrimenti reca offesa al pubblico e all’arte in generale.

Il Ballet flamenco Jerez de la Frontera sta portando in giro uno spettacolo che sembra una parodia della Carmen, l’inadeguatezza dei ballerini si nota appena entrano in scena, è un gruppo improvvisato, un’accozzaglia di danzatori mediocri assemblati da una noiosissima coreografia. I costumi sono di qualità così bassa da rendere gli interpreti ancor più brutti di quanto siano in realtà (bisogna volergli male ad un ballerino per vestirlo a quel modo!). La protagonista è la prima essenza della volgarità, il toreo molto, anche troppo, più femminile di lei! Decisamente migliore come ballerino Carlos Carbonell nei panni di Don Josè, ma purtroppo abbiamo potuto apprezzarlo solo alla fine quando si è tolto quella giacca che lo ingoffava terribilmente. Sulla buleria del bis finale anche alcuni degli altri hanno dimostrato di saper ballare un po’ meglio, ma si tratta comunque di un livello adatto a una festa di piazza o ad un tablao, non certo ad un teatro! Non ho mai visto neanche saggi di scuole così poco curati come questo spettacolo! Io e le mie amiche flamenche volevamo andarcene già nel primo tempo, e ho sentito tanti altri commenti negativi: una signora uscendo diceva di non aver mai visto una Carmen così terribile! In effetti si potevano salvare solo i musicisti e la cantaora, veramente brava. Il resto era da pomodori, in Spagna avrebbero rischiato il linciaggio, ma qui è diverso, da noi se una compagnia è straniera attira spettatori qualsiasi cosa faccia… Questa volta però, anche se il Verdi era esaurito, gli applausi sono diminuiti man mano che lo spettacolo andava avanti, perché uno scempio di tale portata è percepibile anche dai non intenditori! Mi fa rabbia non solo aver buttato 25 euro, ma soprattutto perché spettacoli del genere danno un’immagine deformata del flamenco, sviliscono la danza e danneggiano la categoria dei ballerini professionisti.
E' triste pensare che, anche se a molti spettatori non è piaciuto, questo spettacolo purtroppo continuerà a riempire le platee italiane nonché le tasche del produttore e dei proprietari dei teatri. Come se non bastasse, l’anno prossimo la compagnia potrebbe presentarsi con un nuovo nome e continuare ad ingannare il pubblico e ad infangare il flamenco.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Meno male che non sono venuta!

Manuela ha detto...

Davvero! Nenache se mi pagassero oro tornerei a vederli!

Anonimo ha detto...

Qui a Pescara lo spettacolo ci sarà il 19 febbraio.
Allora mi sconsigliate di andare a vederlo?
eppure ho così tanta voglia di godermi uno spettacolo.....
datemi un consiglio, grazie!

Manuela ha detto...

Cara Vittoria, ti consiglio vivamente di non andarci! Non è uno spettacolo godibile da nessun punto di vista... Se ti piace la danza e se fanno tappa a Pescara, vai a vedere "Why" di Esralow o "Fred e Ginger" con Paganini, questi meritano davvero!
Grazie della visita! Torna a trovarmi!