martedì 2 febbraio 2010

Poesia e Flamenco a Pitti: omaggio a Vittorio Vettori

Domenica a Palazzo Pitti si è acceso il duende: da un magico connubio di poesia e musica è scaturita "quell'acqua nera che battezza solo chi la sente" (come dice Lorca), travolgendo i nostri cuori.
I versi del Vettori poeta fiorentino, il pathos della moglie Ruth Càrdenas, le dita di Juan Lorenzo sulla mitica chitarra di Montoya... emozioni e brividi!
"Il duende può essere ovunque" e quella mattina era in mezzo a noi nella sala Il Fiorino.
Non conoscevo Ruth Càrdenas, letterata, attrice e regista, che ricordando Garcia Lorca ha fatto la più bella presentazione del Flamenco che io abbia mai sentito! Il Flamenco oggi è più che mai attuale, dice lei, per la multiculturalità che racchiude e per la disperazione condivisa da tutti i popoli migranti. Il zapateado è il calpestare la disperazione. Ma il massimo per me è stato quando ha detto che i ballerini di Flamenco sono archivi musicali danzanti.
Ci sono momenti in cui ci sentiamo vivi davvero, sono rari ma quando arrivano lasciano il segno.

5 commenti:

Mollyone ha detto...

Wow! "Archivi musicali danzanti" è strepitoso!!! Ed anche vero in effetti!

Nico ha detto...

Non sapevo di questo evento... come l'hai trovato?

Manuela ha detto...

Ero stata invitata da Juan, non c'erano biglietti si poteva entrare solo su invito.

Nico ha detto...

Che privilegio!

Manuela ha detto...

Davvero! ;)