venerdì 29 agosto 2008

Micha Van Hoecke e la Taranta

Un coreografo geniale (Micha) e un musicista d’eccezione (Ambrogio Sparagna),16 danzatori e 14 musicisti, canti e tradizioni popolari, tutto questo nella Sinfonia per una Taranta, in scena a Castello Pasquini di Castiglioncello lo scorso 16 agosto.
Dall’incontro di questi artisti prende corpo una speciale sinfonia dove un “insieme di voci” racconta storie di gioia e di dolore, di amori e solitudini: sentimenti semplici e complessi che segnano profondamente l’esperienza umana quotidiana.

I ritmi serrati e le melodie struggenti dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditoriun Parco della Musica, sostengono le coreografie di Micha van Hoecke, così poetiche ed esaltatate dalla grande maturità interpretativa del suo straordinario Ensemble. L’artista fiammingo di origine russa disegna i paesaggi sonori abilmente raccontati da Sparagna, che diventano danze dell'immaginario: un immaginario danzante che evoca il viaggio. Ritroviamo tutti gli elementi del suo stile e del suo teatro di estrazione béjartiana. Anche quegli oggetti che sintetizzano mondi a lui cari: primo fra tutti l'eterna valigia, simbolo dei ricordi e della memoria, e del continuo peregrinare. Quindi la chitarra, l'ombrello, la barchetta, il libro, tenuti in mano dal gruppo scomposto che riappare allegro sulla scena dopo avere camminato compatto come emigrante verso terre ignote; e quei bastoni rossi, usati come prolungamento delle braccia e con una ritualità orientale, per le scene corali.
Uno spettacolo estremamente emozionante e coinvolgente, una delle migliori creazioni del grande Micha (foto a destra).

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