lunedì 2 luglio 2007

Wael Mansour a Viareggio

La danza e il mare sono le mie più grandi passioni ed ho deciso di partecipare a questo stage di danza egiziana (nonostante la stagione balneare) perché si svolgeva in una località marittima vicina alla mia casa di Quercianella, dove passo i fine settimana estivi.
Così, sabato ho potuto stare qualche ora sulla spiaggia, fare il bagno, poi seguire la lezione Wael(che non vedevo dal festival di Riccione) e cenare sulla passeggiata di Viareggio con lui e con le altre partecipanti, tutte allieve di Silvia Martinelli. La tavolata era molto piacevole, le ragazze di una maestra così deliziosa non possono che essere carine e cordiali! ;) Wael è esattamente come appare quando balla: solare, gentile, vivace e modesto. Abbiamo scoperto che oltre ad essere un grande professionista nel suo campo è anche ingegnere, forse questi studi lo hanno aiutato ad avere una visione della danza che gli consente di spiegare con tanta chiarezza. Ha detto una cosa molto importante: quando si impara una sequenza bisogna sempre aver ben presente la musica, chi invece prova prima i passi da soli e dopo li mette sulla musica non arriva a danzarli bene, perché è solo amalgamando suoni e movimenti che si riesce ad esprimere qualcosa e a ballare davvero. Ha ragione! Altrimenti è come far ginnastica con un sottofondo musicale!
Sabato abbiamo fatto due ore di tecnica, di sera per fortuna, ma domenica abbiamo esagerato: cinque ore di coreografia con qualche diagonale per studiare i giri …!!! Fino alle 14 ho retto abbastanza bene, ma dopo la pausa per lo spuntino non connettevo proprio più! Anche se la giornata non era delle più torride (in città saremmo collassate!), tra le 2 e le 4 è comunque troppo caldo per ballare d’estate, la pressione si abbassa, l’attenzione cala e l’energia svanisce (eccezion fatta per Wael che ha sempre una forza che gli sprizza da tutti i pori!!!). Dopo le 16 ho cominciato a riprendermi, il pezzo non era troppo difficile ma veloce, perciò bisognava essere pimpanti per ballarlo!
Anche se (come prevedevo) non ero nel pieno delle mie forze, è stato divertente e alla fine ho filmato il tutto per ricordo. Spero che Silvia organizzi un altro stage in ottobre che è sicuramente un periodo più adatto di questo, anche per l’affluenza (non sono la sola a pensare che l’estate sia il momento di ballare e non di studiare!). Tanto anche se rifaranno il festival di Riccione in autunno io non ho nessuna intenzione di tornarci, tanto meno se non ci sarà neanche Wael (probabilmente anche lui ha avuto la mia stessa impressione che l’evento fosse un po’ troppo poco professionale).

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