Il confine
tra la ginnastica ritmica e la danza può anche essere sottilissimo come nel
caso dei Kataklò ed ogni volta che ho il piacere di rivederli mi confermano di
avere ben poco da invidiare non solo ai Momix ma anche a certi danzatori. Questi atleti-ballerini
dimostrano di avere anche una buona preparazione di danza grazie alla quale
Giulia Staccioli, la loro direttrice artistica, riesce a realizzare coreografie
originalissime, ironiche e sorprendenti. In Puzzle, la produzione di
quest’anno, La Staccioli si è avvalsa per la prima volta anche della creatività
di tutti i membri del gruppo con ottimi risultati.
In questo
spettacolo sono rimasta particolarmente colpita dal pezzo d’apertura dei sacchi
colorati (foto a sinistra di G. Boradori), dal finale con le scatole e da quello con i nastri ma ho anche
apprezzato moltissimo che ci abbiano riproposto tre gioielli di UP (la produzione del 2010 che resta la mia preferita).
Grazie a
delle bellissime basi musicali, luci sapienti ed di una energia prorompente, la
danza acrobatica dei Kataklò lascia il pubblico senza fiato.
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