venerdì 18 febbraio 2011

L'Ultimo Harem con Serra Yilmaz

Splendida Serra Yilmaz l'incantevole protagonista de L'Ultimo Harem di Angelo Savelli che al settimo anno di repliche fa sempre il tutto esaurito al Teatro di Rifredi!

Il modo così spontaneo di interpretare di questa attrice turca rende il racconto estramemente genuino ed efficace ed instaura un rapporto intimo con chi guarda: si viene immediatamente trascinati dentro alla storia nelle fiabesche e seducenti atmosfere de Le Mille e una Notte, tra fontane e cuscini.
Passando dal retroscena si sale sul palco entrando così in un fumoso hammam d'inizio '900 dove la Serra, guardiana dell'harem, sta leggendo ad una giovane odalisca per prepararla a conquistare i favori del Sultano. Le sue parole ci mostrano una realtà dell'harem diversa dagli stereotipi degli occidentali: non solo lascivia e lussuria ma anche, e soprattutto, risolutezza ed ironia; è un mondo in cui spesso l'uomo è più attratto da una donna combattiva e sfuggente che da quella che si concede facilmente. La costrizione in una gabbia d'orata per quelle donne era più un privilegio che una schiavitù tanto che quando l'harem viene definitivamente chiuso si sentono perse. In ogni caso, anche dopo molti decenni la situazione per le donne sostanzialmente non pare cambiata molto, come scopriamo dalla storia di Nebilè, una casalinga odierna che, non sopportando più di essere ignorata dal marito, si rifugia in una vita surreale in cui si trova comunque a dipendere sempre da un uomo che pur amandola la tiene rinchiusa. Nebilè, come le donne dell'harem, vive nell'attesa dell'uomo, di un uomo che desideri ascoltare i suoi racconti notturni.

"Gli uomini si innamorano profondamente delle donne libere, ma la loro paura è di essere lasciati. Per questo creano gli harem, un carecere mascherato da Palazzo, dove racchiudere le proprie donne ma anche le proprie paure."

L'Ultimo Harem tocca una serie di tematiche universali tra cui la potenza del racconto come arma di seduzione, la condizione femminile ed il rapporto uomo-donna con tutte le relative paure, contrasti e dinamiche sempre uguali in tutti i tempi e in tutti i luoghi del mondo.
In questi temi sviluppati con simpatia e semplicità attraverso metafore e novelle, gli spettatori rivedono squarci della propria vita quotidiana, le proprie insicurezze, grandi verità in piccoli gesti. Forse proprio questo è uno dei motivi principali del successo strepitoso di questo spettacolo, oltre ovviamente alla straordinaria interpretazione di Serra Yilmaz.
Comunque sia, di questi tempi il fatto che una produzione teatrale per niente commerciale faccia il tutto esaurito per degli anni rinfranca molto i nostri cuori! C'è ancora molta gente che ama riflettere evidentemente!!! ;-)

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