martedì 12 ottobre 2010

Il Flamenco alla Biennale di Siviglia

Il Flamenco è un mondo musicale per questo tra gli spettacoli della Biennale predominano i concerti rispetto alla danza, anche se poi a quello del Tomatito ha partecipato fuori programma anche un bailaor bravissimo.
In questa mia prima esperienza sivigliana mi sono goduta spettacoli di grandi artisti, tutti bellissimi tranne uno di danza al Teatro Central (Alejandrias la mirada oblicua) molto alternativo e non proprio di mio gusto, mentre le altre 3 serate alla Maestranza erano eccezionali!
Il grande Dorantes (nella foto), uno dei miei compositori preferiti, ha presentato un lungo concerto Sin Muros che, con musica complessa e fuori da ogni stile codificato, sogna e chiede un mondo senza più confini. Antonio Canales invece ha danzato ospite di Arcàngel e José Antonio Rodrìguez (voce e chitarra) che hanno infiammato il pubblico; quella sera in platea c'era anche il Farruquito (se non altro l'ho visto persona dato che il suo spettacolo me lo sono perso perchè già esaurito 2 mesi prima!). Ma il più eccitante per me è stato el Tomatito col suo carisma ed il suo flamenco vivace e travolgente, che ha anche ceduto la chitarra al figlio adolescente (bravissimo) e che ci ha sorpreso ancor di più nel finale con l'apparizione del Tomatito chichitito, il figlioletto di 5 o 6 anni scatenato come un esperto bailaor, fantastico!!!
A parte la musica, quello che più mi ha toccata in queste serate è stata la partecipazione del pubblico che a Siviglia è molto esigente ma che in presenza del duende incoraggia gli artisti cou un jaleo spontaneo e profondamente sentito, cosa che in un teatro grande e moderno non mi spettavo, davvero emozionante!

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