In questa mia prima esperienza sivigliana mi sono goduta spettacoli di grandi artisti, tutti bellissimi tranne uno di danza al Teatro Central (Alejandrias la mirada oblicua) molto alternativo e non proprio di mio gusto, mentre le altre 3 serate alla Maestranza erano eccezionali!
Il grande Dorantes (nella foto), uno dei miei compositori preferiti, ha presentato un lungo concerto Sin Muros che, con musica complessa e fuori da ogni stile codificato, sogna e chiede un mondo senza più confini. Antonio Canales invece ha danzato ospite di Arcàngel e José Antonio Rodrìguez (voce e chitarra) che hanno infiammato il pubblico; quella sera in platea c'era anche il Farruquito (se non altro l'ho visto persona dato che il suo spettacolo me lo sono perso perchè già esaurito 2 mesi prima!). Ma il più eccitante per me è stato el Tomatito col suo carisma ed il suo flamenco vivace e travolgente, che ha anche ceduto la chitarra al figlio adolescente (bravissimo) e che ci ha sorpreso ancor di più nel finale con l'apparizione del Tomatito chichitito, il figlioletto di 5 o 6 anni scatenato come un esperto bailaor, fantastico!!!
A parte la musica, quello che più mi ha toccata in queste serate è stata la partecipazione del pubblico che a Siviglia è molto esigente ma che in presenza del duende incoraggia gli artisti cou un jaleo spontaneo e profondamente sentito, cosa che in un teatro grande e moderno non mi spettavo, davvero emozionante!
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