La Musica e la Danza

La musica e la danza sono due aspetti di un’unica arte, non si possono separare perché l’una non esiste senza l’altra. Quando un danzatore balla nel silenzio non è forse musica quella che produce? Allo stesso modo il musicista suonando crea anche una danza col suo strumento, e quella del direttore d’orchestra? Per me è una danza difficilissima! Esiste il termine “movimento musicale”, un po’ come se la musica stessa danzasse, un balletto di note, crome e semicrome nell’intervallo di due silenzi. E’ così che me la immagino!
Anche la danza come la musica si basa sulla matematica, è fatta di proporzioni col tempo-ritmo con lo spazio e con le energie ed il danzatore deve conoscere la musica, altrimenti è come se fosse zoppo. Quello che è indispensabile per i ballerini secondo me è avere gli elementi per entrare nella musica, non importa saper leggere il pentagramma ma un po’ di solfeggio artigianale quello ci vuole! Non si tratta di conoscere le note ma di tempi e contrattempi, di individuare il ritmo, sviscerarlo e lavorarci sopra finché non pervade tutte le viscere e diventa parte di te. Questo per me dovrebbe essere parte integrante dell’attività di un vero ballerino.
Non so per quale motivo in alcune danze l’aspetto ritmico è considerato più importante che in altre nella formazione di un ballerino. Nel flamenco è impossibile scindere il ballo dalla musica forse perché il flamenco è prima di tutto un mondo musicale, i ballerini di flamenco suonano coi piedi, con le palmas, con le nacchere, col bastone e spesso sanno anche cantare, perfino quelli analfabeti (cosa che fra i gitani non è poi così rara). Fino a pochi decenni fa non esistevano neanche gli spartiti di flamenco, i chitarristi e i cantaores andavano a orecchio (molti lo fanno ancora), ma che orecchio!
Credo che sia questo il motivo per cui studiare il flamenco sviluppa tanto l’orecchio e rende più facile l’eventuale approccio alle altre danze soprattutto dal punto di vista ritmico. ;)