giovedì 27 dicembre 2007

Il Balletto di Siberia a Firenze

Il pubblico della mia città non finisce mai di sorprendermi… ieri ha celebrato con scrosci di applausi un “Romeo e Giulietta” privo di pathos.
Per il “Russian State Ballet of Siberia” il Teatro Verdi era esaurito, ma questo lo capisco la gente ha voglia di vedere balletti classici soprattutto durante le feste (infatti c’ero anch’io). Tutti sappiamo che i ballerini Russi sono bravi, ma un po’ di paura che quelli che mandano in tourne non siano i migliori sinceramente ce l’avevo, ed infatti è così. Il corpo di ballo andava bene, le scene di gruppo erano forti e d’effetto, c’erano anche due solisti molto bravi che avrebbero meritato i ruoli principali, ma quando toccava ai protagonisti il calo d’energia era incredibile… Erano due ragazzini carini, si salvano per la freschezza ma solo per quella! Lei, una bambolina bionda, morbida al punto che spesso non riusciva neanche a sostenere una gamba, con al posto dei piedi due oggetti inanimati, lui con una buona elevazione ma atterraggi non altrettanto buoni, per compensare la debole interpretazione (giustificata dall’età) avrebbe dovuto essere un’esplosione di energia, invece quando entrava in scena non lo si vedeva nemmeno…
Non immaginavo che si potesse rendere una tragedia di Shakespeare senza emozioni, nonostante la musica travolgente… il passo a due d’amore è il più bello di tutto il repertorio classico e danzarlo senza far arrivare niente al pubblico è proprio un sacrilegio!
Ma i fiorentini li acclamano lo stesso perché sono ballerini stranieri o forse solo perché tutti battono le mani e se no si fa brutta figura, il risultato è che la Giulietta e il Romeo più mosci del mondo hanno avuto un momento di gloria che Firenze molte volte non concede neanche ad artisti grandiosi, che tristezza.

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