Klimt experience non è
solo una esposizione multimediale interattiva, è un portentoso bagno di suoni e
colori! Appena entrati nella sala siamo immediatamente trasportati in un’altra
dimensione quella dell’Arte a tutto tondo: la musica ci rapisce e le immagini
ci incantano in un incredibile trip. L’effetto sui presenti è un po’ quello di
una seduta di cromoterapia e di musicoterapia insieme, esaltante e rigenerante.
Le figure si avvicendano, si disgregano e si ricompongono su tutte le superfici
della sala in una danza corale (in certi momenti ho fatto fatica a restare
ferma!) accompagnati da Mozart, Beethoven, Strauss e da altri celebri
compositori. Una selezione musicale strepitosa! La forza evocativa, il mondo
simbolico e floreale delle opere di Klimt si presta particolarmente bene a
questo genere di rappresentazione grafica, realizzata con grande maestria da un gruppo tutto italiano.
Alcuni momenti sono particolarmente
travolgenti come quello della pioggia d’orata e quello in cui note e chiavi di
violino bianche si rincorrono sulle pareti scure mentre un corpo di donna si
abbandona a questo mare di musica, rispecchiando perfettamente il mio stato
d’animo.
La chiesa sconsacrata di
Santo Stefano al Ponto del 1100 (uno dei gioielli nascosti di Firenze) è una
location perfetta; la proiezione dura circa 40/45 minuti, si può entrare in
qualsiasi momento e sedersi sulle panche o per terra.
L’allestimento comprende
anche la possibilità di sperimentare la tecnologia avanzata di realtà virtuale attraverso gli
oculus samsung gear vr che consente letteralmente di entrare all'interno di
alcuni quadri famosi, percependone tridimensionalmente ogni dettaglio
figurativo e cromatico.
Un’esperienza eccezionale che io ripeterei volentieri, adatta a grandi e
piccini.
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